Sto parlando di quelli che gonfiano i prezzi a dismisura per poi praticare sconti stratosferici per indurre il cliente/consumatore a pensare che acquistando farà l'affare del secolo.
Prima lo sconto era una cosa seria, si poteva fare uno sconto del 5 o 10% ed era già tanto perché diminuiva in quantità significativa il margine di guadagno.
Oggi se fai uno sconto del 20% non sei nessuno, la gente ti guarda e dice: SOLO IL 20???.
Ci sono aziende che fanno pubblicità sulle reti nazionali con uno sconto eccezionale e solo fino al...... ormai da anni, che credibilità può avere questo genere di sconto?
Eppure i consumatori continuano a credere a questa favola, al punto di andare a fare la spesa per comprare 3 cose e di tornare a casa con il carrello pieno perché certi affari non si possono perdere, anche se quelle cose magari non servono neanche.
Lo sconto spinge le persone all'acquisto compulsivo di oggetti/servizi non necessari e a volte addirittura inutili, ormai è provato ed è questo il motivo per cui se ne fa un abbondate uso e abuso.
Portebelle vende porte e finestre insieme ai servizi connessi e di certo chi compra porte e finestre non lo fa compulsivamente, quindi, forse, noi possiamo uscire da questo meccanismo infernale ( dove spesso il cliente viene preso in giro) e smettere di parlare di sconti.
No, non vogliamo alzare i prezzi, vogliamo comunicarli semplicemente così come sono, senza far credere al nostro cliente che per lui rinunciamo al 30% solo perché è bello e simpatico.
Vogliamo dire il prezzo che corrisponde al servizio e al bene acquistato, onestamente.
Il potenziale cliente confronterà la nostra offerta con quella dei nostri competitor e poi deciderà, senza perdersi in calcoli astrusi su sconti fasulli.
Iniziamo da oggi 1 settembre, pensiamo di fare la cosa giusta!